provincia by night

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PROVINCIA BY NIGHT

I giovani della provincia sbarcano a Roma per le notti del week-end: avventure e disagi per i pendolari della movida

La movida capitolina affrontata e vissuta dai giovani di provincia: organizzazione e disagi, ma anche fuga verso le notti del centro. Divertimento: comune denominatore per giovani e non, che vogliono evadere dalla routine, alla ricerca di qualche ora di puro svago nella ormai nota “movida” romana. La capitale ha conquistato il primato nella classifica delle città italiane della notte e le più importanti stampe estere non fanno altro che elogiare le possibilità che solo Roma by night sa offrire.

Il momento prediletto che accomuna ogni età, ogni classe sociale, gente di città e di periferia, è quello dell’ormai celebre “happy hour”, o aperitivo, o in qualsiasi modo lo si voglia chiamare. Sembra quasi un rito scaramantico, per non dire spirituale, che precede la cena. Trastevere, Ponte Milvio, le discoteche di Testaccio sono le mete più gettonate, centro anche della moltitudine di polemiche che quest’estate hanno tenuto banco su quotidiani e telegiornali, sottolineando come il divertimento vada di pari passo con l’abuso alcolico, il quale genera confusione, degrado delle zone più frequentate, risse e incidenti stradali. Di risposta sono state emanate numerose leggi: le principali si soffermano sulla vendita degli alcolici, per poi proseguire con i limiti d’orario imposti ai locali e le zone a traffico limitato.

Ma come la vivono i ragazzi di provincia questa famosa movida?!

La compagnia si ritrova “al solito posto”, che può essere un bar, una sala giochi o anche un semplice parcheggio. Si analizzano le preferenze di ognuno, si chiama chi ancora non è arrivato, si cerca di convincere chi non vuole venire. Il passaggio successivo è tirare a sorte sulla macchina da prendere: il numero delle autovetture in ballo si riduce notevolmente quando cominciano a saltar fuori veicoli a due posti o particolarmente malandati. Si finirà infatti per prendere le solite due o tre macchine di sempre! Tappa successiva: come sono messi i portafogli?! Per gli studenti e i lavoratori precari naturalmente male; ciò nonostante non ci si priva di nessun divertimento. Si parte finalmente, diretti verso i luoghi di maggiore caos. Chi guida all’andata non guida al ritorno, dunque si decide chi tra gli occupanti della macchina non berrà nulla di alcolico quella sera. Primo disagio per chi viene dalla provincia: parcheggiare la macchina.

Si gira per un interminabile numero di minuti, i posti sono tutti occupati. Si inizia a sperare in qualcuno che, inverosimilmente, abbandoni presto il divertimento serale. In caso contrario ci si adatta con pseudo – posti inesistenti (si arriva addirittura a spostare i cassonetti!) dove lasciare la macchina, sulla quale sicuramente a fine serata si troverà la multa.

Le amministrazioni a sud di Roma hanno messo a disposizione un bus privato notturno che ferma nei comuni di Velletri, Albano, Frascati, Nettuno e zone vicine (Per maggiori informazioni visitare il sito: www.notturnobus.it) che non solo è una soluzione ai problemi di parcheggio, ma anche alle preoccupazioni di padri e madri che non sono molto contenti di vedere i loro figli uscire di casa con la macchina.

E’ un’ intelligente iniziativa dal prezzo moderato che viene incontro a chi vuole divertirsi con prudenza. Il secondo disagio per chi proviene da fuori Roma è quello del carburante, il cui costo, sommato all’aperitivo e all’eventuale entrata nei locali, pesa enormemente alle tasche dei giovani. La serata prosegue in base alle preferenze della comitiva: pub per chi predilige pizza e birra, wine-bar dall’ambiente più soft, discoteca per chi vuole scatenarsi fino alla mattina sulla pista da ballo.

Ormai è quasi l’alba, i ragazzi se ne tornano a casa, senza però tralasciare l’immancabile cornetto caldo della buonanotte. In macchina c’è chi dorme, chi parla della serata e chi ricerca manda un sms alla conquista appena conosciuta in discoteca.

Tutti stanchi, ma fondamentalmente contenti. Questa è Roma: locali di ogni tipo, in ogni zona e per ogni tipo di preferenza. Locali caratteristici che si fondono con il fascino della città eterna e che rendono meraviglioso l’ambiente notturno in cui turisti e cittadini romani trascorrono le loro serate sin dai tempi della “dolce vita” anni ’60. Certo è che da allora i tempi sono molto cambiati o per meglio dire è cambiato il modo di distrarsi.

La società ha vedute più ampie rispetto agli anni passati e nonostante la famosa “crisi”, il complessivo benessere ha portato la popolazione a non poter fare a meno del divertimento.

Lo svago è parte integrante della vita di ognuno e non importa da dove si provenga o quale sia lo status sociale; si è in costante ricerca di qualcosa che faccia star bene. Il portafoglio sarà una preoccupazione del giorno dopo.

Chiara Vagni

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