Portami a casa di qualcuno

Portami a casa di qualcuno” è la richiesta nata in una notte surreale, dove le vite di alcuni perfetti sconosciuti s’incrociano tra i sedili di un bus in partenza al capolinea. Personaggi spaesati, in fuga da loro stessi ma fedeli ai propri meccanismi, presentano le loro storie tra dramma e ironia. La voglia di raccontarsi e di attirare l’attenzione degli altri passeggeri è preponderante perfino sulla destinazione della corsa. A nessuno importa davvero dove sia diretto il bus, l’importanza la fa il carico stesso: un uomo schiacciato dalla propria vita familiare, un’attrice in cerca di un successo che non arriva, una ragazza con dipendenza da una droga chiamata “zetamina”, un finto controllore e un controllore vero, la madre del finto controllore…e il conducente del bus. Un concentrato di fragilità umane presentato con leggerezza, senza voglia di indagare le dinamiche sottostanti. I protagonisti si incontrano, si scontrano, si piacciono, si detestano, si minacciano, si allontanano e si cercano nel ridottissimo spazio di un bus notturno. Lo fanno tra sconforto e rabbia, trovate comiche e situazioni sorprendenti che coinvolgono e trascinano il pubblico verso un finale davvero inaspettato, dove la risposta  al senso di solitudine e smarrimento arriva da fuori e da molto lontano:  dal cielo stesso. Il bus non partirà mai, ma ognuno dei protagonisti sarà accolto in un “altrove” non ben definito: un’astronave aliena? Una dimensione parallela? Cosa o chi abbia risposto alle loro richieste di soccorso implicite non sarà mai svelato.

Al pubblico non resta che trarre le proprie conclusioni rimanendo ad osservare i sedili vuoti del bus, ormai abbandonato dai protagonisti. Lo spettacolo, un corto teatrale della durata di 45 minuti, è tratto dall’opera “Portami a casa di qualcuno” di Massimo Odierna, che ne cura anche la regia. Le musiche sono affidate a Luca Formicola. Una pièce vivace, dal ritmo incalzante, frutto di una scelta registica pulita, che si serve del grottesco senza calcare troppo la mano, lasciando così la possibilità al pubblico  di cogliere la sfumatura ironica che permea tutta l’opera. Ottima la prova degli attori: Vincenzo D’Amato, Sara Putignano, Diletta Acquaviva, Alessandro Meringolo, Maria Piccolo, Matteo Mauriello e ancora Massimo Odierna nel ruolo del conducente: tutti diplomati all’Accademia Silvio d’Amico, che offrono un’interpretazione ineccepibile di questi “passeggeri della notte” , esagerati nelle loro esternazioni ma sempre e comunque leggeri nei toni.

Lo spettacolo, presentato all’interno della rassegna di eventi Artistici e Enogastronomici presso il ristorante A San Rocco da Giuliano e Matteo di Monterotondo (Roma) sarà riproposto, sempre a Monterotondo, dal 19 al 22 luglio in occasione della manifestazione “Estate Eretina 2013 ”.  Si cambia location e si sale su un bus vero, il posto ideale per la rappresentazione, dove il pubblico siede tra gli attori, ne condivide gli spazi ed entra così attivamente non solo nell’atmosfera, ma nell’opera stessa, rendendo labile il confine tra realtà e finzione, e scoprendo nella “vicinanza” la chiave di ricerca di una dimensione umana sempre più sfuggente.

di Giorgia Sbuelz

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