Obiettivo NO VIOLENCE oggi presenta Lucy Scipioni.

Obiettivo NO VIOLENCE: Lucy Scipioni

 

Questo progetto nasce da una iniziativa del fotografo romano Michele Simolo che, attraverso i suoi scatti, ha dato voce alle vittime di violenza. Le testimonial di questa importante iniziativa sono state più di 50  attrici, donne del mondo dello spettacolo e donne comuni che hanno prestato il loro volto in maniera gratuita per dare un forte messaggio di solidarietà.

Michele Simolo, ideatore ed esecutore di un importante progetto fotografico, composto da fotografie in bianco e nero e da un video mostrante immagini post violenza.

Il progetto giunto al suo sesto anno rappresenta un messaggio sempre più forte per dire NO alla violenza sulle donne. È sconcertante rilevare, quanto oggi siano ancora troppo poche le donne che a seguito di un episodio di violenza, denunciano gli abusi alle autorità competenti. 
I motivi di questa reticenza sono stati per un quarto delle donne il senso di vergogna e di imbarazzo, tantissime sarebbero le storie da raccontare oggi raccontiamo la storia di una delle tante  protagoniste del progetto Lucy Scipioni.

Lucy perché hai accettato di far parte di questo importante progetto?

In un primo momento sono andata ad uno degli eventi organizzati dall’associazione Obiettivo No Violence, da subito ho capito che dovevo essere nel progetto, anch’io volevo metterci la faccia per dire basta ai maltrattamenti, e dire NO alla violenza del genere. Penso che non bisogna aspettare per denunciare, fatelo non appena ci sono i primi maltrattamenti credetemi quello è solo l’inizio di una lunga e interminabile violenza che può finire molto male.                                               

Quindi lei dice che è fondamentale denunciare per prevenire le violenze sulle donne.

Direi più che prevenire occorre fermare subito l’uomo che prima o poi vi potrebbe massacrare, solo denunciandolo lo fermerete.

Quale tipo di aiuto le donne dovrebbero considerato più utile?

Ci vorrebbero forme di protezione più idonee, insomma un aiuto pratico, sentirsi qualcuno vicino, purtroppo subire una violenza significa spesso fare i conti con conseguenze psicologiche di lungo periodo. Perdita di autostima, aumento del senso di insicurezza e vulnerabilità e fenomeni di origine ansiosa sono solo alcuni degli effetti che le persecuzioni e la violenza hanno sulle vittime.

Raccontaci la tua storia:

Sono ragazza semplice ho avuto una vita con alti e bassi ma ciò che l’ha cambiata molto è stato quando sono stata abbandonata da piccola da mio padre. Questo peso me lo sono portato sempre dietro tra paure e disagi, fino a quando ho creduto di costruirmi una vita con quello che credevo essere l’uomo della mia vita… invece col tempo mi ha fatto diventare  una delle tante vittime di violenza, un compagno che nel tempo è diventato sempre più aggressivo e violento finché ho avuto il coraggio di cambiare e questo ha fatto cambiare anche la mia vita.

 Che messaggio manderesti?

Occorre che le istituzione facciano interventi più celeri in caso di gravità  e soprattutto chi subisce violenza non aspetti che cambi qualcosa. Aspettando non fate altro che allungare la vostra agonia.

Oggi Lucy dopo anni di sacrifici è in attesa di lavoro: è una ragazza con tanta esperienza nel settore dentistico, ha lavorato per ben 11 anni come assistente di poltrona, è speaker radiofonica, insegnate di ballo, modella, segretaria presso studi notarili e per ultimo Operatrice Telecom.

Ad oggi la violenza sulle donne è un fenomeno di difficile quantificazione, che include una varietà di comportamenti, la cui espressione più grave è il femminicidio, seguito da stuprimolestiestalkingviolenza fisica e psicologica, la maggior parte dei quali non viene denunciato perché si verifica in ambienti familiari, proprio quelli in cui la donna dovrebbe sentirsi più sicura e dove invece si trova spesso ad affrontare solitudine e dolore. Tutto ciò appare sconcertante; gli innumerevoli fatti di cronaca, riportati dai mass media, testimoniano la gravità di questo problema. Diventa sempre più necessario ed importante sensibilizzare il pubblico su questa triste tematica, L’iniziativa di Michele Simolo ha avuto diverse tappe importanti ottenendo diversi riconoscimenti per l’impegno nel sociale, lo stesso autore del progetto ritiene importante che questo delicato messaggio sia inserito nelle scuole attraverso corsi di formazione a cominciare dal bullismo e un educazione al rispetto delle donne.

Il 25 Novembre ci vedrete in piazza a fianco delle donne per dire No alla violenza sulle donne in un unico Obiettivo.

Michele Simolo

 

                                                                                        

   

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