Mutui e crisi subprime

Da mesi siamo bombardati mediaticamente dalla cosiddetta “crisi dei mutui subprime” di matrice americana ma che ha indirettamente toccato tutti gli operatori del mondo.

In due parole cosa e’ successo:

negli USA (da sempre locomotiva dell’economia mondiale) gli operatori hanno pensato bene negli anni passati di sfruttare il boom del mercato immobiliare per concedere mutui a tutti, anche a chi non aveva i requisiti di reddito necessari. In apparenza a rischiare era solo la Banca che aveva concesso il prestito.

Successivamente i guru della finanza creativa (veri artefici della crisi) hanno creato prodotti finanziari (titoli, obbligazioni, fondi, ecc.ecc.) basati sui crediti derivanti da quei mutui concessi allegramente. Poi su questi prodotti  sono stati stratificati altri prodotti finanziari sempre piu’ complessi ed articolati, fino a perdere totalmente il controllo dei titoli sottostanti. Con cio’ tutti i mercati sono stati infestati come da un virus invisibile. Sono stati costruiti dei castelli senza fondamenta. Per anni e’ andata bene e si sono guadagnati fiumi di denaro. Il gioco funzionava finche’ il trend immobiliare era positivo poiche’ si concedevano prestiti confidando sulla continua crescita dei valori delle case.

E’ bastata poi la crisi del mercato immobiliare USA (ribasso dei prezzi) per determinare l’insolvenza di molte famiglie e quindi il mancato pagamento di quei mutui che costituivano il presupposto dell’esistenza di quei prodotti. Crolli in borsa, fallimento di alcune piccole Banche inglesi ed americane, dichiarazione di miliardi di euro di perdite nei maggiori Istituti bancari del mondo (compresi quelli europei) sono state finora le dirette conseguenze.

Questa ecatombe finanziaria, da voci di settore, pare non sia ancora finita ed alcuni sostengono che il peggio debba ancora arrivare con il fallimento di primarie Banche americane (circolano gia’ i primi nomi), cosa che determinera’ un ulteriore peggioramento della situazione. Analisi di questi giorni riportate su tutti i giornali parlano di ben 117 Banche americane in difficolta’. Per fortuna nel nostro paese i mutui sono concessi con criteri piu’ restrittivi e quasi mai erogati sul 100% del valore dell’immobile. Questo mette al riparo il nostro sistema che pero’ rimane esposto indirettamente in quanto le Banche italiane sono possedute in tutto  o in parte da Banche straniere che hanno risentito pesantemente della crisi subprime.

In questo mondo globalizzato cio’che e’ partito in un paese lontano ha contagiato rapidamente tutti i mercati del mondo determinando una crisi economico-finanziaria planetaria, forse tra le piu’ gravi mai conosciute. Per quanto riguarda i titoli o i prodotti assicurativi e finanziari ci pare scontato trasmettere una raccomandazione: accertiamoci di cosa stiamo comprando magari avvalendoci del supporto di uno o piu’ esperti, diffidando di chi ci illude con facili guadagni. Ogni rendimento e’ infatti commisurato al rischio.

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