Dalla penna di Jules Verne ben 140 fa nasceva il personaggio di Phileas Fogg, gentiluomo londinese che una sera di ottobre del 1872 scommette di poter fare il giro del mondo in soli 80 giorni… Le rocambolesche avventure che ne seguono, hanno fatto del personaggio e del romanzo di Verne un classico senza tempo, riproposto e rivisitato di volta in volta, riadattato a seconda della creatività di autori provenienti dai più svariati settori.
“Le incredibili avventure di Mr. Fogg” andato in scena il 23 marzo, al teatro Colosseo di Roma, hanno entusiasmato il pubblico coinvolgendolo in uno spettacolo vivace ed originale, dove la bravura dell’attore monologhista Pierfrancesco Ambrogio e la sorprendente versatilità dell’orchestra diretta dal maestro Fernando De Santis, hanno incantato la platea, regalando 50 godibilissimi minuti di una favola, per adulti e bambini, che non smette mai di meravigliare.
Mr. Fogg racconta la sua impresa e le terre attraversate, dal suo punto di vista ma anche da quello del fedele maggiordomo Passepartout e quello della dolce Auda, la fanciulla incontrata in India e salvata da morte certa. Lo fa accompagnato dalle musiche del compositore e autore Marco Marzi, che caratterizzano i passi del racconto, offrendo a seconda dei momenti, melodie orientaleggianti, o ritmiche marce che richiamano lo sferragliare del treno sulle rotaie. Non solo. L’intera orchestra diviene parte integrante della narrazione, interagendo a seconda delle occasioni col protagonista.
Si creano così brillanti diversivi scenici, dove una tuba con il suo suono pomposo può trasformarsi in un elefante e può capitare che un direttore d’orchestra finisca per esser pure il direttore della Banca di Londra.
Il risultato è una divertente commistione tra commedia e teatro da camera, che lascia allo spettatore il gusto di tornare a casa con un messaggio positivo, e la voglia di riscoprire o magari scoprire per la prima volta, la bellezza e la contemporaneità di quest’opera e del suo celebre autore.
di: Giorgia Sbuelz
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