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Metis, come ti presenteresti ai nostri lettori per farti conoscere in sole due righe?

Che domanda difficile, essere riassuntiva non è il mio forte!Ci provo…facciamo qualche riga in più, dai!
Mi chiamo Metis Marvi Di Meo, nonostante il nome sono romana (di padre e pugliese di madre), italianissima. Ho iniziato da bambina con pubblicità, cinema e tanto teatro. Poi mi sono innamorata della tv, uno spazio più diretto ed autonomo dove poter dare sfogo alla mia creatività.
Scrivere e condurre programmi è diventato il mio lavoro da quando ho 16 anni, ho partecipato ad una 50ina di format fra Rai, Mediaset e tante reti private e satellitari, dove ho avuto la possibilità di crescere e sperimentare. I più noti sono Domenica In, Ballando con le Stelle, Made in Italy, Social King, Unomattina, Talent1, Lezioni di Bon Ton. Ho avuto la fortuna di lavorare con P.Baudo, P.Bonolis, M.Carlucci e tanti conduttori, registi e direttori che mi hanno fatto da scuola.
Oggi lavoro come conduttrice da una parte, autrice dall’altra, anche se il mio sogno è quello di continuare a dare alla luce prodotti per i media, creati scritti e condotti dalla sottoscritta, ma realizzati in grande sinergia con squadre di giovani professionisti e creativi, come è successo per Lezioni di Bon Ton. Un piccolo programma di Rai5, molto amato dal pubblico che quest’anno è stato perfino vincitore del premio di qualità della tv da parte delle famiglie.
Inoltre lavoro come creativa e consulente new media per varie aziende di intrattenimento, sono appassionata e specializzata nel creare format per ragazzi, la fascia sulla quale mi dedico di più, quella degli adolescenti che avrebbero davvero bisogno di prodotti che intrattengono formando ed invece sono abbandonati al mare magnum dei vecchie e nuovi media.

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Che cosa ti piace e per contrasto che cosa non ti piace? Bella domanda!

Sono una persona allegra, energica, colorata. Spumeggiante mi piace dire! Adoro sperimentare ogni cosa, creare oggetti, scrivere racconti, leggere commedie teatrali, dipingere paesaggi o rappresentazioni floreali. Mi piacciono le forme, i colori, gli oggetti.
Amo la mia città, Roma, nonostante tutti i suoi difetti come il traffico e l’aver vissuto in meravigliose città straniere più funzionali, il suo fascino è assolutamente unico. Sono una appassionata di arte classica, teologia e mitologie straniere. Amo viaggiare, tantissimo, lo faccio spesso per lavoro ma quando posso davvero vado on the road, prendo l’auto e viaggio nei paesi più nascosti per scoprire l’essenza del posto, i suoni, la lingua, gli odori, le abitudini, il loro cibo.
Mi piace mangiare, anche cucinare ma molto più mangiare, sono golosa di dolci purtroppo, amo molte cucine etniche ma nella vita di tutti giorni ricerco le prelibatezze doc della nostra enogastronomia, pesce, carne, formaggi e buon vino, ma sempre con attenzione, sono una salutista che predilige il bio e i cibi integrali.
Sono una collazionatrice di vecchi oggetti, dalle cartoline ai cappelli, dalle monete ai corsetti, dalle maschere ai biglietti. Lo shopping, come per tutte le donne, è curativo anche per me, ne sento il bisogno ogni tanto. Mi piace cercare abiti ed accessori strani, ricercati, personalizzarli. Ho uno stile tutto mio, fatto di colori intesi e forme divertenti, non sopporto l’ossessione per le grandi firme, sono una persona che non rinuncia a niente ma che non ama gli eccessi, economa direi, che non perde mai di vista il rapporto qualità-prezzo degli oggetti.

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Da quando sono bambina vado appena posso al cinema, a teatro ed ora mi appassiono troppo spesso alle serie americane, oltre che a web serie e canali web. Mi piace sentire le storie delle persone, mi ispirano, le scrivo, le racconto. Mi diverto a parlare con gli sconosciuti, sono spesso in giro, fra treni ed aerei, dove incontro personaggi eccezionali. Esco quando posso, feste ed inaugurazioni se mi attraggono, lavoro e stanchezza permettendo, dato che spesso la notte mi ritrovo a finire di scrivere lavori da consegnare al mattino….
Mi piace stare con gli amici, condividere thè, shopping od una spa con le amiche, una gita fuoriporta od una cena in giardino con gli amici, ma anche con i parenti, specialmente con mio fratello Joas, con il quale condividiamo passioni manuali, ci piace andare nel bosco o correre in pista, adoriamo tutti le auto americane in famiglia. Mi piace stare con i bambini, faccio parte di molte associazioni e fondazioni per la tutela dell’infanzia, ma specialmente creare personalmente attività didattiche e formative. Mi piace chiacchierare troppo e forse si nota…ma questo sproloquio non vuol dire che mi piaccia tutto.
Mi piace non avere pregiudizi di fronte le persone, di conseguenza non mi piace chi limita la libertà altrui senza motivo, non mi piacciono gli arroganti, specialmente quelli che esternano se stessi penalizzando gli altri per nascondere le proprie insicurezze ed elevarsi a scapito altrui. Non mi piacciono le competizioni, sono molto ambiziosa ma guardo la mia strada, non mi preoccupo del resto per esaltare me stessa.

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Sono una persona scherzosa ed ironica, anche autoironica, ma non amo le battute pesanti, almeno così dicono alcuni. Come non amo le gerarchie, le regole rigide, i tempi stretti, i capi autoritari, le bugie nere ( ma quelle bianche si) gli obblighi sociali e famigliari. Non sono una appassionata di sport, non seguo ne pratico molte attività. Mi piace molto ballare, ho una mamma tersicorea per giunta, ma gli unici sport della mia vita sono stati ginnastica artistica, ritmica e prepugilistica, che fa davvero bene alla mente oltre che al corpo.
Faccio tanto caos, non mi piace, poi cerco di sistemare tutto in ordine di forma e colore, ma vivendo come una trottola è difficile. Sono un po’ troppo legata allo smartphone, non per le continue comunicazioni, dalle quale cerco di staccarmi quando ho modo, ne dai social network, dai quali mi sono dovuta allontanare dopo un coinvolgimento troppo forte per un boom lavorativo, ma per le sue innumerevoli ed utili applicazioni, Siri in primis. Senza lui e la mia agenda, dove scrivo tutto in continuazione, mi sento un po’ persa e questo non mi pace molto… Dimenticavo, non sopporto l’odore di tutte quei cibi in scatola, sott’olio come il tonno, le acciughe e i capperi. Basta?

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Chi è nella tua famiglia il tuo primo/a sostenitore?

Penso sia proprio mia nonna, Elisa, la persona alla quale sono più legata, una donna dalla straordinaria energia e capacità organizzativa, risolutiva e creativa. I suoi enormi occhi cerulei li vedo sorridere ogni volta che porto a termine qualcosa di cui sono orgogliosa. Lei cerca di guardare e seguire tutto quello che faccio, mi chiama per commentare positivamente e negativamente appena può, ci sentiamo spesso e mi da il suo giudizio sincero.
C’è il mio compagno, come mio fratello, che sono i critici, mi sostengono con l’affetto, ma con loro affrontiamo temi più legati alle difficoltà produttive ed alle scelte lavorative che alle performance di per se…
I miei genitori invece sono degli artisti, per loro la televisione era all’inizio quasi eresia, non hanno quell’entusiasmo di che non ha già vissuto tutto, ogni tanto mi chiedono che sto facendo, mia madre mi guarda quando può, ma non commentano, per loro è qualcosa di già vissuto credo. Mia mamma è una ballerina di danza classica che ha affrontato ogni forma di ballo girando sin da giovanissima fra tournè internazionali, film e tv con personaggi come Fellini e Benigni, mio papà si occupava di cinema d’autore, con produzioni internazionali.
Anche i miei amici sono abituati, non riescono neanche a seguirmi in tutte le cose che faccio, ogni tanto mi dicono che hanno visto qualcosa di qua o di là e mi fanno i complimenti, punto. Spesso capita, specialmente fra colleghi che sanno un decimo di tutto quello che faccio e molti pensano che io sia solo una bella faccetta sorridente e fra le nuvole. Purtroppo l’immagine, l’età, la mia aria mi rende eternamente sottovalutata…

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Metis se fossi stata amica di Carrie Bradshow, (Sex and the City) Le avresti mai suggerito di lasciar stare Mister Big?

Diamine, chi non ha avuto il suo Mister Big! da amica ti dico che nonostante so che quello sia il vero amore, complicato, sofferto, pieno di difficoltà le avrei detto di lasciarlo. Perché le stava facendo davvero male, meritava un uomo deciso ed infatti quando una donna se ne va l’uomo capisce che se davvero la vuole deve tornare con delle idee ben precise. Le avrei detto di andare via e lasciarlo sapendo che poteva non tornare, allora si sarebbe evitata tante sofferenze infinite… o di aspettarsi dietro la porta un uomo pronto a sposarla… Ma purtroppo a volte gli uomini arrivano quando tu ormai stai già con un altro… quello è un altro paio di maniche. Se non erro le amiche di Carrie sono servite anche a questo, ogni tanto di nascosto quando una coppia non comunica bene come prima le amiche, quelle vere, possono fare miracoli ☺

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Metis (nome greco)… secondo la mitologia Greca eri una donna molto potente, ti ci vedresti in parlamento?

Una divinità arcaica, prima moglie di Zeus, lo scapolone d’oro, il re degli dei. La leggenda vuole che il potere, ovvero Zeus, per affermarsi avesse bisogno di astuzia ed intelligenza, ovvero Metis, l’aggettivo che poi i greci davano ad Ulisse, intelligenza pratica nella vita. Diciamo che ero la moglie di uno potente, una delle tante donne sagge dietro agli uomini di successo ☺
Scherzi a parte, nella vita mai dire mai, ma non credo proprio di potermi mai immaginare in parlamento. Credo molto nella preparazione specifica e nelle singole professionalità. Ho cercato di unire il mio talento, con la mia preparazione e la mia passione in una professionalità specifica, ho anche abbandonato molti lavori paralleli per serietà professionale, come l’attrice ad esempio. In un futuro prossimo mi vedo a dirigere una rete, qualche nuova azienda, mi immergo sempre in nuovi progetti, starup e visioni del futuro.
Quando ero più piccola ero una secchiona dal fare rivoluzionario e facendomi troppo sangue amaro per le discussioni, specialmente di natura politica, mi sono ripromessa di starne lontana. In fin dei conti scegliendo il più diffuso dei mass media ho sempre creduto che la diffusione dell’informazione, della cultura fosse manipolata più dagli addetti ai lavori che dai veri protagonisti della politica. Escludendo l’informazione pura sulla quale dovrebbe esserci della deontologia professionale di altro genere, è il media stesso che decide su cosa, come e quando mettere luce, così da educare le coscienze, intrattenendo ed informando allo stesso tempo. Questa per me è potenzialità che va ben oltre il potere, nonostante sia ben noto nel nostro paese quanto il sia il potere a gestire la potenzialità dei media. Ma per star lontana da tutto questo mi dedico all’informazione didattica, propositiva, all’intrattenimento educativo. Ogni mio programma riusciva a coniugare tutto questo dando un piccolo segnale e forse silenzioso segnale, ma sono convinta che ci vuole energia combattiva e tanti piccoli tasselli per ricostruire come si deve una nuova struttura!

di Serena Petrone

Foto: Michele Simolo

Location: Show Room Casa Marcello

Camice: Marcello 1913 via dei Condotti 47/a – Roma

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