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La Natura   Secondo De Chirico

Roma 9 Aprile – 11 Luglio Palazzo delle Esposizioni

De Chirico, un uomo, un artista, un surrealista. Il surrealismo è il movimento  artistico nel quale l’artista esprime al meglio la sua personalità ed il suo charme insito nei suoi pensieri. Tramite i suoi dipinti De Chirico rende manifesta la sua avversione verso la logica e la razionalità, e lo fa straordinariamente attraverso canoni matematici e geometrici. Volti ovali, distanze calcolate e precise, effetti tridimensionali sono le caratteristiche che ci mostra nelle sue opere.  Il surrealismo viene definito come automatismo psichico puro con il quale ci si propone di esprimere, sia verbalmente che in ogni altro modo, il funzionamento reale del pensiero, in assenza di qualsiasi controllo esercitato dalla ragione. Esso quindi non è solo un movimento artistico, quanto arte ottenuta con il frutto di studi della psicologia e della sensibilità umana. La logica è ciò che governa la vita degli esseri umani e proprio per questo i surrealisti, che vanno oltre la realtà, la infrangono, la portano alla distruzione quasi totale. Filosofia, psicologia ed arte si fondono e si uniscono in un unico corpo, in un’ unica espressione.

La filosofia nichilista di Nietzesche viene così presa in grande considerazione da De Chirico, il quale tende al annullare gli elementi reali per dar vita ad una irrealtà che fa pensare. “Il canto d’amore”, una delle opere più famose esposta nella mostra a Roma, ha un fascino misterioso, come quasi tutte le opere metafisiche di De Chirico, perché si presenta come un enigma la cui soluzione non potrà mai essere trovata. Più si guarda il dipinto e più le domande che ci poniamo potendolo osservare, invece di trovare una risposta, non fanno che aumentare di minuto in minuto ed affollare la nostra mente di interrogativi. In uno spazio urbano, dall’aspetto identico a tante sue «piazze d’Italia», sul fianco di un edificio è collocata una testa enorme, frammento di una statua classica, e un guanto da chirurgo, anch’esso gigantesco; a terra vi è infine una enorme palla verde. Tre elementi, niente in comune, mille domande, ma d’altronde cosa c’è di meglio dei pensieri umani? Cartesio con la nota espressione “ Cogito ergo sum”  voleva proprio far capire che il pensiero è vita e non si può vedere sempre solo ciò che si vede. L’ arte di De Chirico stimola l’intelligenza umana ad arrivare oltre ciò che è normale e scontato, per arrivare fino al profondo della nostra psiche. Una mostra sicuramente da vedere e fare propria, tenendo strette le emozioni che ci regala.

Gloria GARGANO

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