Incubo cortei a Roma

Incubo cortei a Roma

L’INCUBO CORTEI A ROMA

Manifestare e vivere la città

Roma la città eterna costantemente presa d’assalto da cortei, manifetsazioni, strade chiuse, autobus deviati e automobilisti infuriati  incastarti nel traffico, magari sotto la pioggia, Roma  costantemente paralizzata dal centro alle periferie per questi eventi.

La questione delle manifestzioni è ormai all’ordine del giorno non soltanto per i romani,costretti  ogni  mattina  a cercare percorsi alternativi, ma anche per le istituzioni come Prefetto e Sindaco che tentano da mesi di trovare una soluzione strutturale per far si che il lecito diritto a manifestare si svolga nel rispetto dell’ordine e della sicurezza pubblica.

A tal riguardo è necessario sottolineare che, l’articolo 21 della Costituzione sancisce il diritto a manifestare liberamente il proprio pensiero(…), ma nell’articolo 16 è scritto che ogni cittadino ha il diritto di circolare e soggiornare liberamente(…), spesso però tale diritto viene violato proprio a causa dei gravi disagi creati da cortei e manifestazioni.

Per mesi la Prefettura di Roma ha aperto dei tavoli di trattativa con organizzazioni sindacali e partiti politici, affinché si trovasse un accordo per disciplinare la questione cortei.

Già in data 10 marzo 2009 era stato siglato un “Protocollo per la disciplina delle manifestazioni nelle piazze della Capitale” ovvero una regolamentazione  dello svolgimento delle manifestzioni in modo da assicurare il rispetto di TUTTI idiritti fondamentali parimenti garantiti dalla Costituzione nei confronti di ogni cittadino.

Il protocollo veniva suddiviso in due parti essenziali:

PERCORSI DEFINITI

A 1 da Piazza della Repubblica a Piazza di Porta San Giovanni

A 1 bis da Piazzale dei Partigiani a Piazza di Porta San Giovanni

A 2 da Piazza Bocca della Verita’ a Piazza Navona

A 3 da Piazza Bocca della Verita’ a via di San Gregorio

A 3 bis da Piazzale dei Partigiani a via di San Gregorio

A 4 da Piazza della Repubblica a Piazza del Popolo

PIAZZE DEDICATE SENZA FORMAZIONE DI CORTEO

(manifestazioni statiche)

Oltre alle Piazze da cui partono e arrivano i percorsi indicati sono comprese le seguenti piazze:

P. BOCCA DELLA VERITA

PIAZZETTA SAN MARCO

P.ZZA S. APOSTOLI

(purche’ la manifestazione statica si tenga all’interno del perimetro della piazza senza creare alcuna limitazione o intralcio al traffico veicolare di via IV Novembre)

P.ZZA BARBERINI

(purche’ la manifestazione statica si tenga sul perimetro pedonale e interno della piazza senza creare alcuna limitazione o intralcio al traffico veicolare)

CIRCO MASSIMO

P.ZZA FARNESE

Nonostante tale protocollo, firmato dal Prefetto, dal Sindaco, da tutte le Organizzazioni Sindacali e dai Partiti politici, la Capitale continua ad essere messa in ginocchio quasi quotidianamente da tali  eventi.

Ovviamente in un  momento di crisi come quello che stiamo vivendo , la necessità di “urlare” i propri disagi è legittima, ma dietro a striscioni, slogan, megafoni e bandiere ci sono  le istituzioni che hanno l’obbligo di sorvegliare il territorio, di far in modo che le manifestzioni si svolgano nel pieno rispetto dell’ordine e sicurezza pubblica, e di svolgere un ruolo di mediazione con trattative non sempre facili.

A tal proposito il Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, ha da sempre sposato la linea del dialogo  cercando sempre un’incontro e mai uno scontro tra le varie parti sociali. Proprio venerdi 4 dicembre il Prefetto ha pazientemente tentato una lunga mediazione con sindacati e partiti politici per una sopsensione temporanea delle manifestzioni con corteo. Dopo più di quattro ore di trattative, in cui sono state ascoltate le necessità di tutti i soggetti presenti al tavolo del Prefetto, le parti hanno convenuto che “(…) nella città di Roma, esclusivamente per il periodo dal 12 dicembre 2009 al 12 gennaio 2010 saranno sopsese le manifestazioni con corteo nelle aree ricadenti nei Municipi 1° e II° fatte salve le tradizionali cerimonie e ricorrenze di carattere religioso e commemorativo(…)”

In occasione dell’incontro sono stati anche resi noti i dati forniti dalla Questura in merito alle manifestzioni svoltesi nella Capitale sia in forma statica che con corteo; tali cifre sono state fortemente criticate e contestate dal rappresentante della Cgil, che non ha siglato l’accordo.

Come ha spiegato il segretario Cgil, Claudio di Bernardino, dopo aver abbandonato il tavolo delle trattative “ le cifre riportate da alcuni giornali che accusano i Sindacati di bloccare tutti i giorni il centro di Roma sono cifre non reali..un gioco scorretto di parte che non ci piace(…) “.

Ci domandiamo e domandiamo a tutti coloro che preferiscono non trovare un accordo con le istituzioni è giusto manifestare ed esprime il proprio pensiero ma non è altrettanto giusto e lecito poter andare a lavoro tranquillamente, usufruire dei mezzi pubblici e non essere costretti a perdere intere giornate nel traffico???

Speriamo che qualcuno ci dia una risposta. REALE.

Maria Cristina Passalacqua

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