I SEGRETI DI FAVIGNANA

NELLE EGADI L’ISOLA DELLE ANTICHE LEGGENDE E DEL PANORAMA MOZZAFIATO

Vi proponiamo qualcosa di straordinario, un viaggio alla portata di tutti in un mare tutto italiano, per scoprire bellezze che magari cerchiamo in chissà quale parte del mondo.

I fenici la chiamavano Katria, i latini Egate, i greci Aegusa (“l’isola delle capre”) per la quantità di capre selvatiche che pascolavano nell’isola. Ma, oltre alle capre, c’erano altri animali selvatici: conigli, porci, e asini. Una leggenda racconta che Aegusa era una ninfa che abitava nell’isola. L’isola era ricca di alberi e l’acqua vi abbondava, anche se per averla bisognava scavare.

Il nome attuale dell’isola risale al medioevo e sembra derivare dal nome di un vento caldo proveniente da ovest, il Favonio. Nel dialetto egadino, l’isola si chiama Fougnana e gli abitanti fougnanisi.

A Favignana, ma soprattutto nel tratto di mare tra Punta Marsala e Marsala, all’alba, sono sempre esistiti i Farfallicchi (paragonabile al fenomeno di fata Morgana). Sin dall’antichità molti hanno detto che si possono vedere : uomini, barche, animali, ecc. Prevalentemente brulla, l’isola si estende per 19 km2, è lunga 9 km e larga 4. È formata dalle due zone pianeggianti del Bosco e della Piana, divise da un ampio corpo montagnoso di natura calcarea, che le danno una forma di farfalla adagiata sul mare: è questa la romantica definizione che ne diede il pittore Salvatore Fiume negli anni ’70. Ma c’è stato anche chi, anni prima, per la sua forma l’ha paragonata ad uno sparviero (uccello di passo). Infatti, lo stemma del municipio rappresenta un uccello rapace che distende le sue ali su tre torri. Il punto più alto è Santa Caterina (m. 310), sormontato da un castello.

Favignana è famosa per le sue cave di tufo pregiato; per le sue tonnare; per lo stabilimento dove avveniva la lavorazione e l’inscatolamento del tonno; per il palazzo Florio; per il carcere San Giacomo; per il castello di Santa Caterina, di cui molti patrioti del Risorgimento conobbero le umide segrete. E perché è stata a lungo colonia di coatti e di confinati politici. Da visitare il parco archeologico nella zona di San Nicola e il piccolo Museo archeologico che raccoglie antichi reperti locali.

Il centro abitato si è formato dopo il 1640. Attualmente Favignana ha circa 3300 residenti.

Dista 9 miglia da Trapani e 7 da Marsala. Vicino alle sue coste si trovano alcuni isolotti e scogli:

– il Preveto (‘u Previtau) è un isolotto basso, che si trova in località Pirreca, distante circa 150 metri dalla riva; vi sono ancora visibili i ruderi di una vecchia casa;

– Galeotta (‘a Liotta) e Galera (‘Alera): isolotti di colore nerastro, situati a sud di Favignana; emergono bassi dal mare, in una zona ricca di correnti marine;

– scoglio Corrente (Scogghiu Currenti), così chiamato per le forti correnti sottomarine che lo circondano;

– scoglio Palumbo (Scogghiu Palummu) si trova tra il Preveto e Punta Lunga; attorno al suo fondale si trova qualche relitto di imbarcazione.

FONTE

Michele Gallitto “Egadi Ieri ed Oggi”

Foto di Franco FIZZOTTI

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