Restauro fontana dei quattro fiumi a Roma
Restauro fontana dei quattro fiumi a Roma

I Restauri biblici e la rinascita della Fontana dei Quattro Fiumi

Il modo di intervenire sulle opere d’arte appartenenti al patrimonio artistico dell’Umanità è cambiato radicalmente e oggi ci si concentra sempre più sul recupero di opere storiche.

Quest’anno i lavori hanno riguardato la “Fontana dei Quattro Fiumi” situata al centro di Piazza Navona, un’opera d’arte tra le più belle e maestose al mondo.

Sono passati dieci mesi dall´inizio dell´operazione di restauro e si è giunti, all’incirca, a metà dei lavori.

L’ultimo restauro risale al 1975 e in quell’occasione venne utilizzata una tecnica invasiva (che prevedeva l’uso di “raschietti”) i cui segni sono ancora ben visibili sul velo che copre il volto del Nilo.

L’architetto dell’Istituto Centrale di Restauro, Anna Maria Pandolfi, spiega che l´opera barocca sarà protetta dal calcare e dall´aria inquinata mediante una protezione idrorepellente, e che tale operazione andrà ripetuta ogni 3-5 anni.

“E’ la prima volta, ha affermato l’architetto, che l’opera del Bernini subisce una revisione così profonda e completa ma l’obiettivo del restauro non sarà di farla tornare come nuova, sottraendole il fascino dovuto ai suoi secoli di storia: verranno solo ricoperte le fratture dovute al tempo”.

La “Fontana dei Fiumi” sopporta da quasi quattro secoli lo scorrere continuo delle acque provenienti dalla Fonte del Gianicolo e questo ha contribuito a far scattare il campanello d’allarme.

Secondo Anna Maria Pandolfi: “L’impianto è funzionante ma ha diverse perdite: per questo, in concomitanza con il restauro, l’Acea ha programmato un nuovo impianto che colleghi in un unico circuito le tre fontane monumentali di Piazza Navona. L’acqua non subirà dispersioni, sarà rimboccata periodicamente e avrà una percentuale minore di calcio per evitare le incrostazioni; inoltre verranno recuperati i piccoli problemi di rottura delle condutture interne alle statue. Ci sono difficoltà anche per l’annerimento dovuto a smog e polveri: per questo verrà posizionata nei  pressi della fontana una centralina per monitorare i depositi. Infine si interverrà contro il deterioramento originato da attacchi di origine biologica: da quelli delle alghe a quelli provocati dagli escrementi dei piccioni. Dopo il restauro, la fontana verrà dotata di un impianto di scariche elettriche a basso voltaggio che terrà lontani i volatili”.

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