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FABIO CARESSA

Una voce mondiale

Vi dicono qualcosa queste esclamazioni: “Cannnnavarooo! Cannnnavarooo! ” “Andiamo a Berlino! Andiamo a prenderci la coppa!!”. No? Vi diamo un ulteriore aiuto: “Campioni del mondo!” “Abbracciamoci forte e vogliamoci tanto bene!!”. Ora si. E questo ricordo porta con sé qualche brivido. Sono le urla di gioia di Fabio Caressa, telecronista della pay-tv Sky, e si riferiscono alla semifinale e finale mondiale di calcio di Germania 2006. Inutile ricordare quali siano le partite, sono passati ormai quattro anni, ma a tutti noi sembra ieri quando Cannavaro, durante il secondo tempo supplementare della semifinale contro la Germania, riconquistava palla e faceva ripartire l’azione che avrebbe portato al 2-0 di Del Piero e tutti a Berlino. La voce di Caressa, nato a Roma nel 1967, è diventata una delle tante colonne sonore della scorsa avventura mondiale. Per emozionarci bastavano già le imprese degli eroi azzurri, ma la sua passione e il suo coinvolgimento hanno aggiunto quel qualcosa in più e anche a distanza di qualche anno quando rivediamo le immagini e sentiamo la sua gioia, l’emozione rivive intatta dentro di noi.

E’ sicuramente stato un onore per Fabio Caressa fare la telecronaca dell’Italia ai mondiali, vederla vincere poi è stato, forse, il classico sogno nel cassetto che si coltiva fin quando si è piccoli. Un sogno che il giornalista ha voluto fissare nel libro “Andiamo a Berlino” (2006), in cui snocciola la sua esperienza mondiale con tanti aneddoti e curiosi episodi che hanno contrassegnato il suo percorso in Germania. Sempre nel 2006 ha iniziato la collaborazione con l’azienda ‘EA’, produttrice di videogiochi, a cui ha prestato, insieme a Beppe Bergomi, la voce come cronista delle partite. La carriera di Fabio Caressa è iniziata nel 1966, in una piccola emittente privata; viene notato da Sandro Piccinini e portato da lui nella redazione sportiva di TeleRoma 56, dove per quattro anni cura e conduce il tg sportivo. Dopo l’esperienza di TeleRoma 56, viene ingaggiato dalla neonata paytv Tele+, per poi passare a Sky dopo la fusione con l’altra paytv Stream. Con Beppe Bergomi forma una coppia affiatata e apprezzata di telecronisti, tutti i big match del campionato sono commentati da loro. Fabio Caressa non ha una semplice passione calcistica, ma alle spalle ha una grande cultura e preparazione sul mondo del calcio: sa ‘a memoria’ le regole del calcio, le ha fatte sue e durante una telecronaca le spiega chiaramente in due parole; conosce tutte le storie dei giocatori in campo, in panchina e in tribuna; si districa bene anche con i richiami e precedenti storici di ogni incontro. Insomma un’enciclopedia Treccani del calcio.

Ma non solo calcio, nella vita di Caressa c’è spazio anche per il poker. Ha commentato insieme a Stefano De Grandis il primo “World Poker Tour” e poi nel 2007 il campionato italiano di Poker in coppia con Pupo. L’adrenalina del poker lo ha talmente coinvolto che smessi i panni del cronista ha vestito quelli del giocatore: ha partecipato infatti al torneo di poker delle celebrità. Un’altra tappa importante per la carriera di Fabio Caressa è stata nel 1998, quando ha presentato la notte degli Oscar da Milano in cui Roberto Benigni si è aggiudicato l’Oscar con il suo film “La vita è bella”. Tante soddisfazioni per il buon Fabio, sicuramente meritate dopo una carriera fatta di preparazione e applicazione, ma soprattutto tantissima passione in quello che ha sempre fatto. Un augurio, forse un po’ egoistico, che in Sudafrica riusciamo a rivivere tutti insieme quello che abbiamo vissuto nel 2006.

Francesco Frattarelli

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