401 È Amatrice _ Ph Giovanni Gastel

Dopo più di un anno dalla sua nascita, il profumo 401 È AMATRICE inaugura una nuova importante collaborazione con l’artista di origini amatriciane B. Zarro.

Sabato 18 maggio presso il Cortile di Palazzo Gomez Silj a Roma sono stati presentati e messi in vendita cinquanta profumi 401 È AMATRICE, in un inedito packaging firmato dall’artista B. Zarro e accompagnato da un’opera esclusiva all’interno della confezione.

Come nasce 401 È AMATRICE? Marina e Roberto Serafini con le figlie Alessia e Domiziana, hanno – per fortuna – una storia da raccontarci. Sì fortuna, perché è solo grazie alla fortuna che si sono salvati durante la notte che il 24 agosto 2016 li ha visti sopravvissuti al crollo del loro paese. Una famiglia di commercianti che conduceva l’attività della profumeria più antica di Amatrice. Poi la scossa, la prima. Subito la paura. Macerie e polvere questo il ricordo più nitido. In  seguito decidono che aspettare e sperare in una ripresa non li fa sentire a proprio agio, visto che di agio poi lì in quella terra ormai ce n’è ben poco. Parlano con alcuni amici, e altri amici e finalmente grazie a Vincenza Bufacchi della Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della piccola e media impresa di Rieti arrivano a incontrare Silvana Angeletti e Daniele Ruzza. La coppia di progettisti coglie subito il punto: Marina e Roberto dovevano sviluppare un nuovo percorso d’impresa positivo e che partisse da ciò che da sempre li ha appassionati, ovvero il mondo dei profumi. Un profumo.

Creare un profumo che porti con sé il nome di Amatrice, che significhi la ripresa, che racconti la sensorialità di una terra che non aspetta, agisce.

Da qui la necessità di affidarsi a un naso per la creazione della fragranza: Lorenzo Dante Ferro non esita a prendersi cura del progetto e da subito – siamo a settembre 2017 – si cimenta nell’alchimia delle essenze che gli suggerisce l’intuito.

Così parte 401 È Amatrice.

Amatrice-New York

Poi un’agenzia di comunicazione fondata da Katia Jorfida e Cristina Rota viene coinvolta per strutturare e dare corpo al progetto, ovvero di occuparsi del racconto di questa storia fatta di persone e di generosità.

E Giovanni Gastel non esita a fondere la sua luce magica della camera fotografica con l’essenza di un profumo, che non è solo una fragranza, altrimenti non farebbe brillare gli occhi.

La composizione 401 È Amatrice è stata creata dal Maestro Profumiere Lorenzo Dante Ferro e contiene centoquaranta ingredienti selezionati tra le migliori qualità di oli essenziali e materie prime aromatiche, orchestrate per svilupparsi in crescendo.

Sabato 18 a Roma il profumo è stato presentato da Campomarzio 70.

401 È Amatrice (Ph Giovanni Gastel)

“Le linee guida che mi hanno accompagnato sono culturali e antropologiche” – racconta l’artista B. Zarro – “La prima è funzionale alla comprensione del significato più profondo di una così devastante vicenda che ha sconvolto le terre del Centro Italia nell’estate del 2016 e mi ha portato alla scoperta di un’incredibile somiglianza tra la mappa di Amatrice e la mappa di Manhattan, a sua volta colpita da un’altra incredibile tragedia nel 2001.

La seconda intende porre l’accento su segni di speranza per la ricostruzione e la salvaguardia della identità di un popolo e dei luoghi tanto fondamentali per la storia italiana. Ho quindi realizzato, nella confezione del profumo prodotta in tiratura limitata, elementi che accumunassero le due città con delle gocce, come fosse un profumo che dopo che la sua volatilità sembra abbia fatto disperdere i suoi effetti, in realtà lascia una traccia indelebile nei nostri ricordi“.

 

 

 

 

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