a spasso per praga con il naso all’insù

DUE STUDENTI, REDATTORI PER UN GIORNO, CI RACCONTANO LA CAPITALE DELLA REPUBBLICA CECA

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Abbiamo affidato a due giovanissimi studenti della Scuola Media Bramante di Roma il gravoso compito di trasformarsi in redattori per un giorno di DOMENICA ROMA e portarci in giro per l’Europa a scoprire le bellezze di una capitale dell’est. L’esperimento potrà dirsi davvero riuscito se dopo aver letto l’articolo vi verrà voglia di partire.  Proviamo a vedere…

“Cosa vorreste andare a vedere  al vostro arrivo a Praga? Ovvio, la prima cosa che vi capita di vedere sarà l’aeroporto, se arrivate in  aereo…  Se doveste arrivare in auto recatevi direttamente al centro città. Praga infatti fu la capitale del Sacro Romano Impero tra il 1300 e il 1400, voluta dall’Imperatore Carlo IV che fece costruire molti monumenti di stile gotico tra i quali il ponte in pietra sulla Moldava, fiume principale di Praga, conosciuto come Karlův most.  Questo ponte collega la Città Vecchia con Malà Strana ma non fu il primo ponte in pietra ad essere costruito su questo fiume. Infatti il Ponte di Giuditta venne realizzato nel 1172 ma venne distrutto da una piena del fiume nel 1342.  A differenza del Ponte di Giuditta, il Ponte Carlo resistette a diverse alluvioni, tra le più recenti quella del 2002 nel periodo estivo. Il paese dovette affrontare la peggiore alluvione degli ultimi 500 anni. Ora è possibile salire sulle due torri barocche di nome Staromestka vez sul lato della città Vecchia, mentre sul lato di Malà Strana c’è la Malostrankà vez.

UN’OCCHIATA DALL’ALTO

Un buon punto per osservare Praga dall’alto è la collina di Petřín facile da riconoscere per la presenza della torre della tv che è una miniatura della torre Eiffel.  Per raggiungere la torre è possibile utilizzare la funicolare. Il colpo d’occhio dall’alto vi consentirà di vedere i caratteristici tetti rossi delle abitazioni di Praga, oltre a diversi monumenti storici in stile gotico. Il vostro sguardo si perderà sulle circostanti colline verdi che rendono il paesaggio pianeggiante di Praga uno dei più belli della Repubblica Ceca. Del fiume abbiamo già accennato prima, ma non delle crociere che potrete fare. La vista di Praga dal fiume Moldava è un’esperienza unica. Il centro storico con i suoi famosi monumenti si presenta da una prospettiva diversa ed angoli insoliti. Affiancherete diverse isole lungo la Moldava e vi ritroverete in un lato del fiume che vi permetterà di vedere una parte dell’argine che, di norma, non riuscireste a visitare. Nel giro di un’ora vi lascerete la città alle spalle per arrivare in alcune delle aree più tranquille di Praga. Il costo della crociera sarà accessibile anche a chi non vuole spendere molto: si parte infatti da un prezzo di 30 euro.

IL CASTELLO

Il Castello di Praga fu costruito intorno all’ anno 880 dal principe Bořivoj. Nel 1900 fu  creato il primo convento ceco, il convento di San Giorgio. I tempi prosperi del castello furono quelli del re Carlo IV, quando divenne sede del Sacro Romano Impero. Il castello venne restaurato con lo stile delle cattedrali gotiche francesi. Ok, ci siamo dilungati troppo nella parte storica del castello? Tranquilli adesso entriamo. All’ingresso del castello sono presenti statue giganti, mentre dalla seconda Corte si accede alla Cappella della Croce, in cui sono presenti affreschi in oro. Vogliamo stupirvi con una curiosità: non ci crederete ma questo è proprio il castello da cui prende il titolo l’omonima opera di Franz Kafka – scrittore ceco – che in quel castello ci è anche vissuto.

IL QUARTIERE VECCHIO

Malà Strana è il nome dato a una parte di Praga e significa “Parte Piccola”, l’altra invece è chiamata Nove Mesto cioè Città Nuova. Malà Strana venne distrutta da un grande incendio nel 1541 e ricostruita da artisti e architetti italiani che le diedero un aspetto barocco e rinascimentale. Girando nei suoi vicoli è possibile trovare splendidi palazzetti, piazzette e angoli romantici. . La Chiesa di San Nicola –una delle due presenti a Praga – divide Malà Strana in due e su tutto il quartiere troneggia la sagoma imponente del Castello, a cui si arriva con splendide e ripide salite panoramiche.

UN RICORDO DA PRAGA

Praga è il posto migliore per acquistare il vostro souvenir: quello in assoluto più costoso è il cristallo di Boemia il cui valore equivale alla sua reputazione. Ce ne sono di tutte le forme e colori, da quelli che riproducono le cristallerie dell’epoca di Rodolfo IV a forme molto più moderne. Se invece pensate che il cristallo sia un souvenir dal costo troppo elevato e volete passare a un costo inferiore, sono preferibili marionette e giocattoli in legno presenti per lo più nei negozi di Malà Strana e nel vicolo D’Oro nel Castello. Se desiderate passare ai souvenir alimentari sono presenti Spa Wafer, qualche buona birra artigianale (una grande tradizione ceca) e diverse bottiglie di Becherovka o di slivovice, liquori d’erbe e di prugna molto pregiati.

COSA FARE LA SERA

Al centro di Praga troverete una straordinaria offerta di locali e club, oltre alle 4 famose discoteche più grandi e belle dell’Europa centrale: il Duplex, a Piazza Venceslao; la Karlovy Lázne, la più grande discoteca dell’Europa centrale, a due passi dal Ponte Carlo; il Klub Lávkam in Piazza della Città Vecchia e il Lucerna Music Bar, frequentato prevalentemente da giovani di Praga.

ULTIMA MERAVIGLIA DI PRAGA: LA CASA DANZANTE

L’ultima cosa da vedere per lasciare Praga con un bel ricordo è la casa danzante, uno straordinario edificio dedicato alla grande coppia del ballo formata da Ginger Rogers e Fred Astaire. Fred e Ginger infatti, sono i nomi dati a questo palazzo costruito dal 1992 al 1996 sulla riva del fiume  Moldava. Si chiama casa danzante perché i due palazzi che formano il complesso sembrano una coppia di danzatori: uno dei palazzi si protende verso l’altro, che immobile aspetta l’abbraccio del primo. All’ultimo piano c’è un ristorante francese da cui si gode una splendida vista sulla Moldava. Quello che colpisce è la perfetta integrazione di questo modernissimo edificio con i palazzi circostanti, quasi tutti dell’ottocento.

Leonardo C.  – Gabriele T.

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